Terzo dialogo con D. Bohm, J. Hidley e R. Sheldrake - Ojai, California - 17 aprile 1982
Perché vogliamo la sicurezza? Io sono forse separato dalla sofferenza che vivo?
Quando abbiamo davvero paura, non c’è nessun me separato dalla paura.
Il contenuto della nostra coscienza è incerto, disordinato, non c’è nessuna parte che sia chiara. Noi pensiamo che vi sia una parte, cioè l’osservatore, che è separato da quel disordine. L’osservatore è la cosa osservata.
Quando si osserva che la coscienza è in disordine, quel fatto esiste soltanto quando c’è totale attenzione. E quando c’è totale attenzione, la confusione non esiste più. E’ soltanto la disattenzione che crea i problemi.
Se so come leggere me stesso, non ho bisogno che qualcuno me lo dica. Ma noi non abbiamo mai provato a leggere a fondo il libro di noi stessi. Io vengo a chiederti di aiutarmi a leggerlo, e allora tutto quanto va perso.
Bisogna essere liberi di esaminare. Liberi dai pregiudizi, dalle esperienze, altrimenti non è possibile esaminare, non si può indagare. Indagare significa esplorare, spingere, insistere, ancora e ancora. Siete disposti a farlo, così che il sé non ci sia affatto?
Series title: La natura della mente
Video Duration: 59 minutes